Descrizione

Titolo: Influenza dei Mass Media sulla Percezione della Sicurezza Autore: Silvia Paternostro / Genere: Saggistica – Scientifica / Formato (mm.) 220 x 145 / Pag. 84 / Prezzo: €  9.90

Il Compendio, prende forma ed evolve dall’Indagine Sperimentale “Sviluppo della media educational come strumento formativo e valoriale,  per una comunicazione consapevole”, Progetto S.C.M.M.C., Anno 2013. Attraverso un focus mirato su sei aree di analisi, il Libro si pone l’obiettivo di esaminare a livello scientifico l’influenza dei mass media sulla percezione della sicurezza da parte dell’opinione pubblica. Il Paper Progress illustra, in forma più discorsiva e meno metodologica, la stessa Ricerca Applicata, condotta con sondaggio demoscopico ed interviste telefoniche semistrutturate, nonché mailing, su un campione di 150 soggetti, stratificato, per sesso, età, provenienza geografica, professione. Ciò, allo scopo di rilevare e monitorare il disagio psico-sociale derivante dall’influenza dei media in genere, da quelli più tradizionali ai new media, con un accento per il distacco percettivo riscontrato verso gli “Pseudo Media del Futuro”, quali le Organizzazioni no Profit, le Associazioni, i Corpi, gli Organismi Internazionali, etc. Le paure  più grandi degli italiani , emergono da un livello medio-basso su la percezione della sicurezza, con un cluster abbastanza tipico, se si analizzano tali categorie: l’indicizzazione dei Telegiornali; le Trasmissioni di Opinione; i Live; i Blogs; i  Social Forum; la TV via Web; Internet. Tutto questo, in rapporto all’influenza mediatica sul grado ansiogeno delle notizie.

Le strategie messe in atto, attraverso tale Lavoro, hanno l’obiettivo di monitorare e prevenire i fenomeni devianti, spesso, derivanti dall’effetto terza persona davidsoniano inerente la comunicazione persuasiva, ove,  la “stupidità funzionale” e la “cecità intenzionale”, dati dal Principio di Peter, fanno da padroni su le scelte individuali. Come sostiene la Professoressa Saskia Sassen durante un’intervista in merito all’opera: – “l’influenza dei media sondata dall’autrice, è più che un torrente all’interno di una visione circolare del fenomeno di comunicazione-dipendenza mediatica, bensì, un male oscuro che contamina l’intera società, manifestandosi in forme estreme, quali il suicidio, l’omicidio, l’ira a colpi di machete sui passanti inermi sino a provocarne morte, nonché, scene di femminicidio indescrivibili. Dalla crisi della famiglia e dei valori, dalla pura anomia, si giunge alla catastrofe e follia dell’uomo contemporaneo”.