LA CRITICA: Il catalano della giovane Katia Drago è certamente quello di una pittrice di una generazione diversa, il cui destino ha incontrato, invece, nei suoi dipinti esempi famosi e suggestivi di pittura dell’illusione al punto d’essere come biglietto da visita per una crescita celebrativa di meraviglie non con l’illusione del trompe-l’œil, ma nell’immaginario visivo lo è; lo è nella tematica di un esperimento tra il raffigurativo e ciò che è lo spazio concreto.